𝗩𝗔𝗖𝗖𝗜𝗡𝗔𝗧𝗜.

𝗩𝗔𝗖𝗖𝗜𝗡𝗔𝗧𝗜.

PERCHÈ VOGLIONO L’OBBLIGO VACCINALE PER TUTTI?

di Franco Del Moro

Ho parlato con alcuni vaccinati che si dichiarano favorevoli all’obbligo vaccinale per tutta la popolazione.

Volevo capire da cosa nasce realmente la loro speranza che questa nuova terapia genica, così poco testata e con così tanti lati oscuri, divenga obbligatoria.

Perché, curiosamente, in passato non sono mai stati a favore di alcun trattamento sanitario di massa.

Diciamo anzi che dell’atteggiamento del loro prossimo verso ogni tipo di vaccinazione non gliene importava proprio nulla.

Ma ora gli importa, eccome, talmente tanto che vogliono obbligare tutti, presumibilmente anche i bambini e i neonati, a farsi questa iniezione, e magari a farsela più e più volte.

Ripetutamente.

Ogni 6 mesi, di anno in anno, bisestili compresi.

Ma perché?

La prima risposta è quella più ovvia: perché non vogliono ammalarsi di Covid per colpa di chi non si è vaccinato.

Inutile spiegargli che se si sono vaccinati dovrebbero, a rigor di logica, essere protetti, dunque il loro timore è infondato.

Inutile anche insistere citandogli l’ormai acclarata certezza scientifica che anche i vaccinati contagiano.

E dunque una vaccinazione di massa è ulteriormente inutile, oltre che dannosa.

È proprio vero, come si è letto più volte nei cartelli delle manifestazioni che è la prima volta nella storia che l’inefficacia di un farmaco è colpa di chi non l’ha preso…

La seconda risposta è: i non vaccinati si ammalano e intasano gli ospedali e le terapie intensive.

Affermazione a onor del vero smentita dai dati ufficiali che rivelano che le terapie intensive attualmente non sono per nulla intasate dai malati di Covid.

E comunque si intasavano anche prima ad ogni ondata influenzale.

Dunque il loro “senso civico”, se fosse genuino, avrebbe dovuto manifestarsi anche in passato, contro i tagli alla sanità operati dal Governo.

Non contro le vittime della cattiva gestione saniaria, ossia i malati.

Se poi gli si chiede come mai si sentono così partecipi del destino sanitario dei non vaccinati e del funzionamento degli ospedali, quando fino al 2019 la questione gli era del tutto indifferente, restano sul vago…

Non vogliono che le loro tasse paghino le cure di chi non si è vaccinato.

Lo strabismo di questa posizione gli sfugge, non ritengono responsabili le amministrazioni pubbiche per il malfunzionamento della sanità ma, ancora una volta, l’ammalato.

E sembrano non rendersi conto del fatto che con le loro tasse pagano comunque le cure a tante altre categorie “non virtuose ” di malati, come per esempio i tabagisti, agli etilisti e i tossici di vario genere.

A quanto pare sono contenti di pagare le cure a costoro, ma non ai malati di Covid.

Il perché di questo altruismo selettivo non è dato saperlo.

Inutile anche fargli notare che ora esistono provate ed efficacissime terapie domiciliari farmacologiche, che ogni medico della mutua può prescrivere, le quali se adottate tempestivamente risolvono la malattia in pochi giorni.

Dunque il pericolo di far collassare la sanità pubblica perché non si è vaccinati è solo una delle tante boutade mediatiche atte a procurare allarme e spargere panico fra la popolazione timorosa, ma del tutto priva di fondamento.

Non sanno cosa sono le terapie domiciliari, o se lo sanno non ci credono perché “la scienza” (alias la televisione) non glielo ha ancora detto ufficialmente che esistono e che funzionano.Alcuni non mancano di giocare la carta buonista da libro Cuore: lo faccio per gli altri, per gli anziani, per i più deboli, per i miei genitori…

Qua per sapere quanto sono sinceri bisognerebbe andare a vedere quanto tempo hanno dedicato alla cura degli anziani e dei più deboli prima del Covid.

Ma dato che non è possibile avere una risposta onesta gli chiedo se questo loro slancio verso il prossimo si manifesta anche ora che sono vaccinati…

Ovvero se si prendono attivamente cura degli anziani e dei più deboli, oppure se il loro altruismo è finito nel momento in cui si sono vaccinati preoccupandosi di mettere in salvo soprattutto sé stessi.

Il terreno però è scivoloso, meglio abbandonarlo subito per non passare dal confronto allo scontro…

Affermano poi che la vaccinazione di massa è l’unica via per arrivare all’immunità di gregge.

Qui invece la discussione si fa complicata…

Perché occorre riportare studi e affermazioni di scienziati che affermano che vaccinando mentre una epidemia è in corso si sollecitano mutazioni e varianti che impediscono il raggiungimento naturale dell’immunità di gregge…

Ma il confronto si arena subito perché ogni affermazione di base scientifica viene messa in discussione dal fatto di non essere scienziati…

Quindi mancano gli attestati di merito ufficiali, sia da una parte che dall’altra.

Quando arrivano all’ultima linea di difesa si trincerano dietro i luoghi comuni, oramai triti e ritriti, che abbiamo sentito infinite volte…

Conosco uno che era sanissimo si è ammalato ed è morto…

Non hai rispetto dei duecentomila morti in tutto il mondo…

Quando arriviamo qui abbandono la discussione, perché confrontarsi con chi ragiona per frasi fatte e ripete i mantra mediatici, è una battaglia persa.

Li invito solo a documentarsi un po’ meglio, ad andare un po’ più in profondità dei molti aspetti legati a questo momento storico, di provare a porsi con mente più aperta e critica di fronte alle informazioni “ufficiali” diffuse dalle Istituzioni o dai media.

Perché entrambi questi settori della società civile non brillano certo per onestà e limpidezza.

Anche perché la propaganda e la manipolazione dei dati in tutta la vicenda Covid è stata una realtà di fatto sin dal primo giorno….

Quasi sempre a questo punto sparano le ultime cartucce ed escono i miseri attacchi a suon di “…ista”…

Complottista, negazionista, terrapiattista, e gli immancabili auguri di non finire in terapia intensiva (intendendo ovviamente l’esatto contrario).

E questo sancisce la fine di ogni possibilità di dialogo e confronto.

Quello che alla fine di questi scambi mi rimane sempre è però una sensazione del tutto diversa.

Le persone che sono a favore dell’obbligo vaccinale, lo sono perché LORO si sono vaccinate.

E gli rode che ci sia qualcuno che invece ha scantonato la trappola.

Non sopportano la sua indipendenza.

Gli da fastidio che i non vaccinati vivano liberi e contenti, come loro, che si sono vaccinati.

Hanno creduto nella versione ufficiale, hanno seguito le regole del potere, hanno accettato di essere “massa”…

Ma non vogliono sentirsi dire di essersi comportati come pecore.

Vogliono anzi un riconoscimento per la loro servile obbedienza.

Vogliono avere più privilegi rispetto a chi non si è vaccinato, rispetto a chi della “massa” non ha voluto far parte e che ha ignorato i diktat di governo.

Pertanto approvano il lasciapassare proprio perché ritengono che gli dia questi privilegi e vorrebbero più restrizioni per gli altri, per sentirsi ancora più privilegiati.

E infine auspicano che il potere costringa i renitenti a vaccinarsi, anche con la forza.

Anche andandoli a prendere casa per casa come faceva la Gestapo con gli ebrei.

Vogliono l’obbligo, la coercizione, la sottomissione di tutti, perché così la loro gli sembra meno grave.

Fra qualche mese il loro lasciapassare scadrà e verranno sbalzati sulla sponda opposta, ritorneranno alla casella del “via” nel Gioco dell’Oca del potere, e forse quel giorno cominceranno a farsi le domande giuste.

O forse quel giorno andranno semplicemente a farsi la terza, o quarta, o quinta dose…

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