IL CAMERIERE

IL CAMERIERE

Stesso fatto, visto dal punto di vista sia del cliente e del cameriere

GRAZIE

Quando ho scritto il primo articolo ” il cameriere”, non pensavo davvero di ottenere tutta questa visibilità al punto di farlo diventare virale, probabilmente più di una persona si è immedesimata in qualche parte scritta.

Dicono che non si debba mai ripetersi, ma il tema trattato è talmente tragicomico e vasto che merita quantomeno una parte due.

Non mi illudo di replicare lo stesso successo, ma scrivendo per passione, spero almeno di strappare a chi leggerà queste righe, qualche sorriso.

Ebbene, dopo i doverosi ringraziamenti (A VOI!!!)

Stavolta volevo impostare l’articolo in modo diverso, ovvero illustrando un fatto e descrivendolo dal lato cliente (visto che ogni tanto ancora vado in ristorante per consumare) e dal lato cameriere…

BUONA LETTURA.

FANTASIA DELLO CHEF

Da Cliente

Mi è capitato molte volte, in pizzeria, in ristorante ed anche ogni tanto al bar, di trovare il prodotto “Fantasia dello chef/pizzaiolo/barista”… Sarà che sono un masochista convinto, ma puntualmente vado a scegliere questa voce, convinto di aspettarmi chissà che magia, originalità, gusto…

Essendo poi curioso come una scimmia, mi pare lecito chiedere al cameriere, o chi per esso, in che cosa consista tale prelibatezza… Ed è proprio in quel momento in cui si può notare tutto lo sconforto, il disagio, il non sapere e talvolta il fregarsene di chi si ha davanti… Che nella migliore delle ipotesi, il più delle volte, spezza il silenzio stile interrogazione con un “Bo… Adesso chiedo…”

Da Cameriere

Avendo lavorato in quasi una ventina di ristoranti beh mi è capitato spesso nell’incombere alla domanda del cliente, “mi scusi in che cosa consiste il piatto fantasia dello chef”?

  • Le prime risposte che ti vengono da dare…
  • E io che cazzo ne so?
  • Ti sembro lo chef?
  • Fantasia? E’ il piatto dove buttan dentro le cose da finire che domani siamo chiusi
  • Dello Chef? Lo prepara il lavapiatti
  • La cosa più fantasiosa che può fare è una crosta di pane con dell’affettato che stasera lo Chef ha solo voglia di andarsene a casa presto

E poi in qualche modo rispondi…

Ti arrampichi sugli specchi, sperando di indovinare che cosa uscirà dalla cucina… Dando una risposta ad ampio spettro, cominciando dalle materie prime usate (anche se non sai quali verranno usate) agli accostamenti di gusti e consistenze (anche se non sai quali verranno usate) e della maestria dello chef nel preparare e la cura nell’impiattamento, alla ricerca della soddisfazione plurisensoriale e quindi anche della vista…

Ed alla fine…

Esci con un crostino con del pane e del salame…

Il nome sarà quello del ristorante… Ma la faccia è purtroppo sempre la tua…

APERTURA DEL VINO

Da cliente

Una buona cena non sa di niente se non la si accompagna a del buon vino

La vita è troppo breve per bere vini di merda

L.V.

Nel precedente articolo dicevo appunto che un cameriere deve essere ANCHE di fatto un sommelier, e da cliente ne ho viste di tutti i colori…

Carte vino inesistenti.. Bottiglie finite ( sono sempre sfigato io o pompano le carte vini e non li prendono a posta? )… Vini vecchi (non invecchiati…) Informazioni errate… Ho bevuto un ottimo Amarone, fatto con del Sangiovese della Toscana… E la cosa più imbarazzante che ho visto è stato un Maitre mettersi la bottiglia tra le gambe e tirare con forza il tappo perché era duro, facendo pure battutine, tra lo sgomento dei miei ospiti a cena… Però dai, lo ricordo con piacere, mi ha fatto quasi tenerezza hahahaha.

Da cameriere

Si chiama teorema della sfiga… Nella giornata in cui ti è rimasta una bottiglia di un determinato vino, puoi star certo che almeno 18 tavoli ti chiederanno quel vino… Altra fatalità, è quando non hai messo in cella frigo un’etichetta, tra le 50 che hai di prosecco, puoi star tranquillo che ti chiederanno solo quella… Cercherai quindi di raffreddarla quanto prima, grazie ad acqua e ghiaccio, o all’uso di un abbattitore.

La cosa peggiore invece nel momento del servizio che ti possa capitare è nell’apertura di vini frizzanti e spumanti, quando tolta la capsula e allentata la gabbietta, il tappo decide di partire di propria volontà, accompagnato dal botto che richiama ovviamente l’attenzione di tutti i commensali in sala, e magari dalla fuoriuscita inesorabile del vino verso la tua camicia ( e puzzerai di vino per tutto il giorno ) ed il vestito del cliente ( ti giocherai la mancia, la buona recensione e anche se ti dirà “Stai tranquillo succede” fidati!!! Gli starai sul cazzo per tutto il resto del giorno anche se lo servirai come fosse in uno stellato)

Questa poi… Mi è capitata di recente… Parliamo degli esperti di vino che però di fondo non sanno una mazza…

La magia del vino è proprio quella di essere un prodotto vivo, ogni bottiglia ha una vita a se stante… E proprio per questo può capitare il vino difettato o il bicchiere che puzza (chel sa da freschìn)

Io credo che di fronte ad un calice non perfetto, ogni cameriere non si sia mai fatto problemi a cambiarlo.

Come sono certo che a fronte di vini perfetti, ma che secondo il parere del nostro cliente “esperto” dichiarati difettati, si sia stati accondiscendenti (bestemmiando, sogghignando e sghignazzando) nel cambiare calice di vino assecondando le volontà del cliente.

Ma vi è mai capitato quello che vi fa mille domande sul tipo di difetto, di sentore, di problematiche, cause, concause e congiunture astrali? Magari umiliandoti perché nel frattempo ti da pure la lezioncina davanti agli altri commensali, con quelle due cose che si è imparato su internet. E tu mortificato, ancora sorridi imbarazzato ed annuisci sperando che il teatrino termini quanto prima…

Se rispondi, vogliono sapere la tua autorevolezza, pertanto ti chiedono magari se sei sommelier, il tuo percorso di studi, cosa ne pensi del vino (e magari sei pure astemio) e cercano di attaccarti sotto ogni fronte…

Insopportabili.

Minchiotauri.

Ovvero essere mitologici dal corpo di uomo e dalla testa di cazzo.

Com’è andata a finire nel mio caso? Beh sono dell’idea che la gentilezza ed il rispetto non debbano mai mancare, nemmeno quando manca in primis proprio dall’altra parte. Poi semplicemente si risponde se si sa, e non si risponde se non si sa, ma si avverte il titolare che sarà lui a decidere il da farsi.

Siamo camerieri, non enologi o enotecnici.

Io poi personalmente mi sono fatto il corso sommelier solo per controbattere i sommelier… (Vi voglio bene colleghi, ma quanto rompete il cazzo al ristorante… Rilassatevi che non serve a niente far vedere che siete i più bravi… (Elo bon? Bevi e tasi come che se dise qua in Veneto)

HAI UN POSTO FUORI/DENTRO?

Da Cliente

Di rado chiedo un posto ben specifico all’interno o all’esterno, però di certo se è una bella giornata ho anche piacere di stare fuori al sole… Se è una bella giornata E FRESCA… Perché non mi puoi mettere in centro plateatico senza un ombrellone il 30 luglio a mezzogiorno… Perché cazzo nella migliore delle ipotesi a metà pranzo, perché dopo la liquefazione, con rilascio di ferormoni mischiati al sentore di leone in gabbia, finisco in autocombustione dopo un paio d’ore sotto il sole rovente…

Come inversamente per lo stesso principio, se hanno messo probabile pioggia e tu ristoratore (sei stronzo come la merda) mi metti fuori che hai solo un mezzo ombrellino a riparare il tutto, e dopo il primo piatto sopraggiunge la bora, con la pioggia che scende in orizzontale, a portarmi via pane, tovaglia e dignità… Non posso di certo rimanere contento del servizio… E credo nemmeno del pasto annacquato…

Da Cameriere

Marco x 4 alle 13.00, si ma sono le 14.30 dov’è Marco?

Marco x 4 alle 13.00, alle 13.10 in pieno servizio, Marco arriva e dice: “Saremo in 8 è un problema?

SI CAZZO, E’ UN ENORME PROBLEMA PERCHE’ NON HO UN CAZZO DI TAVOLO LIBERO.

Ma poi il genio…

Tranquilli, colpa nostra (Ma va?) ci stringiamo…

A metà servizio, con 80 piatti su un tavolino da 4 persone, scusa possiamo allargarci in qualche modo? Siamo un po’ stretti così… ( MA VA??? )

Marco x 4 alle 13.00, ciao ho visto che mi hai messo dentro, possiamo stare fuori? (E puntualmente non hai tavoli… Non ti avevano detto che volevano stare fuori, ed insistono per stare fuori…) VI METTO UNA COPERTA IN STRADA CHE DITE?

Marco x 4 alle 13.00, ciao avremmo due passeggini riusciamo a farceli stare? (Cazzo sono su tavolo vicino alla scala dove già si fatica a starci normalmente… E i passeggini ora dove li metto???)

Marco x 4 alle 13.00, ciao scusa se ti chiedo, ma per caso fate alternative al menù? Perché lei è vegana, lui intollerante, lei celiaca e io sono sono fruttariano (e io vengo dalla luna…)

Marco x 4 alle 13.00, ciao scusa non ti ho detto, è un problema se entro col cane? Tranquillo è buono e non abbaia. (E’ un cane… Fidati che abbaia… Io adoro i cani, ma cazzo mi devi avvisare che tu ti sei preso un grizzly dal pelo lungo che è più alto e peloso di me!!!!)

Io mi chiedo, ma perché… E dico PERCHE’… Non ci avvisate… Voi vi trovate meglio e noi ci organizziamo in base alle Vostre esigenze…

NE HO ANCORA DA RACCONTARE

Prima cosa… Fatevi due risate sulle cagate che pubblico sui video di tik tok, son filmati di qualche secondo, NON BISOGNA MAI PRENDERSI TROPPO SUL SERIO!!!

https://www.tiktok.com/@il_cameriencer

Seconda cosa… Non pensavo si potessero scrivere così tanti aneddoti, ne tantomeno toccare una così vasta platea… Non voglio dilungarmi troppo per ogni singolo articolo, perciò…

Se vi è piaciuto, lasciate un like, CONDIVIDETE e pubblicherò una terza parte.

Se non avete letto la prima, la ripropongo qui sotto.

Ah… dimenticavo…

Buon Appetito!

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